
La Carta di Firenze Bio è in fase di elaborazione.
Nasce da un documento di ingresso ed è stata discussa da una parte importante del mondo biologico toscano durante l'incontro di domenica in fiera. Tutti i presenti hanno dichiarato l'interesse a partecipare a questo percorso condiviso. Il documento di ingresso è questo allegato,
i presenti sono stati:
Carlo Triarico associazione agricoltura biodinamica
Alessandra Alberti CIA Toscana
Valentina Vignini Associazione Biodinamica APAB
Maria Grazia Mammuccini FederBio
Elena Favilli Crisoperla Associazione bio Carrara
Mario Apicella Biodistretto Monte Amiata
Marco Bignardi CTPB
Daniele Marchetti Toscana Biologica
Riccardo Bocci Rete Semi Rurali
Giuseppe Pietracito BioMu, Associazioni Produttori Biologici del Mugello
Paolo Cerofolini Associazione Biodistretto Casentino
Zuccari Roberto Logge del Grano Arezzo
Federico Franconeri Dalla Nostra Terra rete di imprese
Sandra Masi Rete del mercato coperto Montevarchi
Marina Lauri ANCI Toscana
Riccardo Innocenti ordine agr firenze
Alberto Bencistà Firenze Bio
Cesare Pacini Università di Firenze
Adanella Rossi Università Pisa
poi hanno aderito anche
Giannozzo Pucci LEF
Mimmo tringale AAM Terranuova
e ovviamente c'era Gianluca Brunori che moderava/animava l'evento
è intervenuto anche Leonardo Calistri come Regione Toscana
Documento di ingresso della Carta di Firenze Bio
I semi del Biologico sono maturi
Progettiamo insieme l’innovazione per coordinare il biologico di domani
Sono ormai passati quasi 40 anni dai primi movimenti che aggregavano le prime aziende biologiche. In Toscana poche decine di aziende si trovarono in un garage in via Leopardi a Firenze1 e furono le prime di un settore che oggi conta oltre 5000 aziende agricole toscane che sono passate al biologico.
Diverse reti di aziende legate a progetti di sviluppo, a strutture commerciali, a progetti di ricerca, nate sul territorio in maniera anche spontanea, si affancano alle associazioni e alle rappresentanze agricole. Sono reti interconnesse, ma che restano comunque isolate tra di loro e, anche se in crescita, sono sempre una nicchia rispetto al mondo agricolo toscano.
Nel frattempo, l’interesse da parte dei consumatori per il biologico è cresciuto impetuosamente, e le istituzioni hanno ormai riconosciuto il biologico come un modello che sviluppa progettualità e imprenditorialità.
Oggi Firenze Bio è la prima fera del Biologico a portata inter Regionale che si tiene nella nostra Regione, con una presenza importante di aziende toscane, rappresentanze agricole, Comuni, reti di imprese, con convegni e dibattiti che coinvolgono anche il mondo della ricerca. Tante realtà che lavorano per un obiettivo comune, con percorsi differenti.
La tavola rotonda che proponiamo viene incontro ad un bisogno di confronto e di cooperazione che, rispettando la diversità, le peculiarità e le affliazioni presenti nel mondo del biologico, faccia leva sulle differenze, non debolezza ma forza del gruppo, come la biodiversità nel terreno, come le basi stesse dell’agricoltura biologica.
L’agricoltura biologica è molto di più di un settore produttivo. Essa nasce come movimento sociale, che punta a trasformare profondamente i modelli di produzione e di consumo. La sua forza economica dipende dalla capacità di promuovere in modo coerente ed innovativo i valori e principi a cui si ispira. Il logo del biologico è un patrimonio importante perchè non è semplice marchio di qualità ma un simbolo di una rete che cerca costantemente di migliorare la società e l’ambiente in cui viviamo.
In questi anni l’agricoltura biologica ha conquistato una solida posizione nelle preferenze dei consumatori, nel sistema economico, nel riconoscimento istituzionale, nel mondo scientifco. Tale posizione è tuttavia ancora molto al disotto delle sue potenzialità. Crediamo che questo sia il momento adatto per far parlare tra loro tutti i protagonisti di questa storia, per coinvolgere i giovani che 40 anni fa non facevano ancora parte attiva di questo percorso, ma oggi indispensabili, con i loro nuovi linguaggi, i nuovi modi di rapportarsi tra loro, le nuove imprese.
Con la Carta di Firenze Bio vogliamo sottoscrivere l’impegno ad avviare un percorso per la costituzione di una rete, un organismo leggero che favorisca lo scambio di informazioni e promuova azioni in ambiti di comune interesse e che rappresentino un reale valore aggiunto rispetto alle iniziative già esistenti.
Riteniamo in particolare che si debbano sviluppare iniziative:
- Per la condivisione delle informazioni tra tutte le componenti del mondo del biologico;
- Per la promozione della conoscenza del biologico e dei suoi valori fra la cittadinanza;
- Per identificare i bisogni di innovazione del settore e connettere le imprese con le competenze adatte per affrontare tali bisogni in termini di ricerca e di applicazioni tecnologiche e organizzative;
- Per sviluppare idee e proposte per il sostegno del settore.
Con la costruzione di questa rete prendiamo l’impegno di amplificare la voce di ogni nodo della rete, creando un coro di voci diverse che si faccia sentire sempre meglio per crescere nell’armonia del biologico toscano.
La sottoscrizione della Carta di Firenze Bio è la dichiarazione della volontà di costruire un tavolo di lavoro per avviare le procedure per raggiungere questi obiettivi.