

DAVIDE
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MANUELA
Lavoro nella bottega di Toscana Biologica di Firenze da un anno e sono davvero felice di aver cominciato a far parte di questa squadra, e di essere venuta a conoscenza di questa grande e bella realtà del mondo del Biologico non lontano da casa mia. Realtà, che in maniera molto semplice, ma con un grande impegno da parte delle persone che ci lavorano, nonché delle aziende agricole produttrici afferenti, permette, tutti i giorni, di rendere disponibili sugli scaffali e sui banchi del negozio, prodotti alimentari e non, ottenuti secondo il metodo biologico o biodinamico, di altissima qualità e di elevato valore sociale, etico e ambientale, provenienti dalle nostre campagne, che nell'era della modernità e dell’industrializzazione, nonché della globalizzazione, significa tanto. E per me Toscana Biologica è un ambiente molto stimolante e molto molto interessante, dove c’è sempre da imparare e da scoprire.

LUCIA
testo, testo....

FILIPPO
SoIn attesa di contenuti
Cosa Arriva a TOBIO Firenze
La lista delle Aziende che ogni giorno consegnano in Bottega a Firenze
LUNEDI
FRUTTA E VERDURA
Biocolombini, Frutti del Sole
PANE
La Foglia verde
MARTEDI
FRUTTA E VERDURA
Il Cerreto
PANE
Floriddia, La Torre, La Foglia Verde
LATTICINI
Bacciotti, Camporbiano, l'Avvenire
MERCOLEDI
FRUTTA E VERDURA
Az. Agr. Villani Enrico
PANE
la Foglia Verde
CARNE
Fattoria il Palazzo (Manzo)
Noi e la Natura (Pollo)
GIOVEDI
FRUTTA E VERDURA
Il Cerreto
PANE
Forno La Torre
PASTA FRESCA
San Cristoforo
LATTICINI
Podere Le Fornaci
VENERDI
FRUTTA E VERDURA
Biocolombini,
PANE
Floriddia, la Foglia Verde
LATTICINI
Camporbiano
SABATO
FRUTTA E VERDURA
Az. Agr. Villani Enrico
PANE
La Foglia Verde
In attesa di riaprire il panificio
Stiamo rifacendo il panificio, per ora solo un grande progetto. Seguiteci

ANDREA
Lo Scià prese la piccola tavola e la guardò attentamente.
Era di rozzo legno, di forma quadrata e divisa in piccoli riquadri colorati. I pezzi, invece, erano raffinati. Tagliati accuratamente da blocchetti di alabastro e finemente scolpiti. Riconobbe i carri, gli arcieri, i soldati, i cavalieri, il sultano, il consigliere. Due armate contrapposte.
Era il gioco della guerra.
Lo straniero, che aveva portato il dono, gli spiegò ogni singolo movimento dei pezzi e le regole generali del gioco. Lo scopo era quello di ogni battaglia, di ogni guerra. Accerchiare l'esercito avversario, sconfiggerlo e uccidere il sultano nemico.
Occorreva una grande strategia e molta attenzione.
Il gioco degli scacchi era stato chiamato.
Lo straniero non conosceva il nome dell'inventore. Veniva da lontano, da terre che nessuno aveva mai sentito nominare. Era stato catturato alcuni giorni prima mentre si aggirava vicino al palazzo reale. Le guardie erano molto diffidenti. I sultanati vicini, battuti e sottomessi, più volte avevano mandato sicari con il proposito di uccidere il loro Signore. Ma il vecchio, lacero e scalzo, non aveva armi con sé; solamente un dono da consegnare allo Scià.
Allo Scià il gioco piacque enormemente.
L'opera era raffinata. L'invenzione era ardita.
Ma non poteva accettarlo in dono. L'avrebbe, invece, comprato molto volentieri. Era in vendita?
Il vecchio straniero si arrese alla volontà dello Scià. In cambio non voleva pietre preziose né oro. Solamente del grano.
Lo Scià lo guardò stupito. Come mai chiedeva così poco? Non osava? Dubitava della sua grandezza? Non sapeva che il suo era il regno più ricco e potente della terra?
Un chicco di grano sulla prima casa, due chicchi di grano sulla seconda casa, quattro chicchi di grano sulla terza...
Che stolto. Avrebbe potuto chiedere qualunque ricchezza. O era un tranello? Forse quella tavola racchiudeva un potere misterioso e malefico?
Diede ordine al suo consigliere di provvedere alla richiesta e congedò lo straniero.
Il consigliere ritornò dopo un paio d'ore. Era costernato. Come poteva dire allo Scià, suo padrone e signore, quello che aveva scoperto? Chiedendo mille volte perdono si prostrò ai piedi del sovrano.
Era impossibile pagare lo straniero. Soltanto con complicati calcoli il matematico di corte era riuscito a trovare il risultato. Era solo un numero ma enorme, impronunciabile. Forse un numero sacro. Tutti i granai del Regno non sarebbero bastati a soddisfare quella richiesta. Non sarebbero bastati nemmeno tutti i granai della Terra. (da Carmelo Coco, La leggenda degli scacchi)
Quando si dice che le cose si cambiano dal basso, quando si dice che certe azioni piccole e "insignificanti" hanno in realtà il potere di trasformare il mondo si passa da stolti come il "vecchio lacero e scalzo" che si limita a chiedere un po' di grano. Eppure se qualcosa di quello che faccio nel mio piccolo quotidiano e nel breve tempo della mia vita normale spinge un paio di persone a fare le loro piccole azioni che a loro volta spingeranno ciascuna un paio di altre persone... In pochi passaggi cambia il comportamento di un popolo, in una trentina sarebbe trasformata l'intera umanità.
Questo è un posto dove si fanno tante piccole azioni che si oppongono alla marcia inesorabile dell'enorme, potentissima macchina economica e finanziaria che domina la Terra: la frenano quanto un po' di polvere può frenare un treno in corsa. Comprare da piccoli produttori locali contribuendo alla loro sopravvivenza, scegliere quello che rispetta di più la natura e i suoi tempi lenti, che è prodotto secondo sapienze antiche e non secondo logiche, sono piccoli, leggeri, granelli. Ma tanti granelli fanno una tempesta.
Per questo mi piace stare qui, contribuire a questa che può sembrare una battaglia contro i mulini a vento, impegnandomi a fare il pane in modo poco efficiente, poco conveniente, ma forse più giusto, più vero, più buono. Una battaglia che forse non cambierà il mondo ma che di sicuro ha cambiato e continua a cambiare me.
Ma soprattutto questo è un posto dove è più facile provare a fare in modo che le relazioni con gli altri non siano, come di solito succede, un mezzo per ottenere altro, il proprio interesse o la "massimizzazione del profitto" delle multinazionali, ma siano il fine di quello che si fa. Ogni volta che ci riesce di fare questo, solo quando ci riesce di fare questo, si mette davvero un chicco sulla scacchiera.

ADRIAN
Sono nato e cresciuto nel sud ovest della francia tra Pirenei ed oceano. A 19 anni decido di fare un'esperienza di studio all'estero, parto per un anno di Erasmus in spagna, dopodiché il mio viaggio continua e mi trasferisco in Toscana dove comincio gli studi in Educazione all'Università di Firenze. Da sempre appassionato di natura, e buon cibo, il mio primo lavoro da studente qui in italia non poteva altro che essere in una fattoria biologica... ed è proprio lì, durante questi 4 anni di lavoro preso la Fattoria di Corazzano, che ho avuto l'opportunità di conoscere Daniele e Marco oltre ai tanti produttori che fanno parte del consorzio Toscana Biologica. Dopo diversi lavori nel mio ambito educativo, decido a ottobre 2016 di raggiungere Marco e Daniele in questo bellissimo progetto...Toscana Biologica!

LAURA
ii,mm,nn

Alberto Mini
bla bla
in atttesa di contenuti.
Cosa Arriva a TOBIO Pisa
La lista delle Aziende che ogni giorno consegnano in Bottega a Pisa
LUNEDI'
FRUTTA E VERDURA
Biocolombini
PANE
Floriddia
MARTEDI
FRUTTA E VERDURA
Il Cerreto, Frutti del Sole
PANE
Floriddia
LATTICINI
L'avvenire
MERCOLEDI
FRUTTA E VERDURA
Il Cerreto
PANE
La Torre (Pelago Fi)
Piazzetti (Borgo San Lorenzo)
LATTICINI
Pedrazzi,
GIOVEDI
FRUTTA E VERDURA
Az Agr. Villani
PANE
Floriddia
CARNE
Noi e La Natura (pollo), fattoria il Palazzo (manzo)
LATTICINI
Podere le Fornaci, Camporbiano
VENERDI
FRUTTA E VERDURA
Biocolombini
PANE
La Torre
PASTA FRESCA
San Cristoforo

TOBIO IL FURGONCINO
Il furgoncino è un compagno di percorso. Lavora con noi per farvi arrivare i prodotti anche a Firenze SUD.
Nato da un progetto del Comune di Bagno a Ripoli, collabora con noi dall'inzio del 2018, si è presentato a FirenzeBio del 2018, e ha percorso la Toscana portandoci fino sulla costa della Maremma.
I dettagli del funzionamento li trovate qui.
Amministrazione e logistica
Loro due invece si occupano di amministrazione e movimentazione merci.

MARCO
Ho fatto l’agricoltore per circa 20 anni, cercando di fare un buon prodotto, da vendere direttamente ai mercati.
Una piccola azienda agricola certificata biologica, molto differenziata, dalle piante officinali, alle aromatiche, olio, miele un piccolo gregge di pecore di una razza in estinzione. In quel periodo sono stato presidente del Coordinamento Toscano Produttori Biologici, ruolo nel quale ho conosciuto dall’interno i problemi e le potenzialità legate alle politiche agricole e del cibo.
Quest’esperienza mi ha fatto passare i 20 anni più belli della mia vita e oggi mi porta a sentire il dovere di impegnarmi nella difesa del cibo, di un cibo di qualità, sano per l’ambiente dove viene prodotto e per la salute di chi poi lo consuma.
Sono convinto che fare il consumatore sia uno dei mestieri più difficili. Muoversi tra marchi, marketing, mode e falsi miti non sia facile. Credo che il biologico sia un primo passo importante, necessario, per la scelta del cibo, ma non è sufficiente. Per avere certezze serve un rapporto con il produttore, serve un biologico locale, artigianale.
Questo è l'obiettivo per cui mi impegno nella gestione del consorzio Toscana Biologica, per fare da tramite tra le aziende agricole e i cittadini che cercano non solo cibo, ma anche informazioni. Ma anche viceversa, per passare agli agricoltori le necessità, le esigenze e le richieste dei cittadini.

DANIELE
Prima del nuovo millennio lessi "Guida al consumo critico". Fu per me un testo importante. Iniziai a far attenzione ai miei consumi, a considerar che i miei acquisti erano un gesto politico. Lavorare solo in aziende che coltivavano in maniera biologica fu il passo successivo. Adesso con piacere sono in questa realtà che rappresenta per me qualcosa di più di un lavoro e dove permettiamo di poter trovare prodotti che non solo riempiono....ma nutrono. olè.